Lidio Delfini - Chef Executive (©1999 - 2024)
Lidio Delfini - Chef Executive (©1999 - 2024)

Area Riservata

CSS Valido! ABIMAGE di Andrea Coscia

Lidio Delfini
Chef Executive
L'arte nella cucina

Rassegna Stampa

Ristorazione Romana (Ottobre/Novembre 1986)
spice! (Febbraio 2003)
Capital (Marzo 2003)
Roma La rivista della capitale (giugno 2003)
EXTRA (ottobre 2003)
Fuoricasa (Dicembre 2003)
Corriere della Sera (19 Marzo 2004)
Latina Oggi (20 Marzo 2004)
Corriere dell'Umbria (11 Febbraio 2005)
Il Quaderno delle Ricette dei Grandi Chef
Corriere di viterbo (24 Novembre 2006)

Ristorazione Romana (anno IV n.10/11 Ottobre/Novembre 1986)

Le Gorgone - Primo Piano

Per sistemare 90 coperti nel cuore dei Parioli, l’arch. Geppy Mariani ha creato un locale di sapiente eleganza, con tendaggi, luci discrete, un bar di classe e un magnifico palco per la musica, confermando così l’attuale tendenza, in atto sia a Roma che a Milano, di dare più importanza al decò. Vi si alternano i suoni di un piano bar, un complesso moderno e uno di musica barocca, completo di spinetta. L’accoglienza e il servizio sono inappuntabili, e si comincia a cenare alle 22, andando avanti fino alle 3 del mattino, con un pubblico abbastanza in linea con lo stile del locale, che si avvicenda fino alle ore piccole. Chi ha interesse alla sottostante discoteca, può osservarne la pista attraverso uno spesso vetro, ed eventualmente accedervi attraverso una discreta porticina. Hanno fatto le cose in grande, i tre gestori, Massimo Mancini, esperto di relazioni pubbliche, Matteo Cicala e Rossana Dupré del «Tre Scalini» di via 5. Quattro. Con loro — e con lo chef Lidio Delfini — non poteva esserci dubbio sul livello della cucina, riassunto in una carta che viene cambiata ogni 10 giorni. Notiamo fra gli antipasti: insalata di astaco, scalogno e fagiolini e sfogliatina di funghi in pomodoro fresco; fra i primi risotto ai formaggi, olive e rosmarino, e pennette ai broccoli e mandorle; fra i secondi ventaglio di pollo al vermouth e broccoli e scaloppa di salmone fresco all’arancio. Questi e molti altri sono insomma tutti piatti che, su una base di classico, sono stati sapientemente arricchiti con l’accostamento di gusti nuovi. Abbiamo così la novità dell’inserimento di una cucina di alto livello in un ambiente dove ci si aspetterebbe soprattutto la mondanità. Contrasta con ciò la lista dei vini, le cui pecche possiamo solo attribuire al recente inizio della gestione, e che richiede un intervento radicale. Buona scelta di olii di Liguria e d’umbria sia in sala che in cucina; buonissimi i dolci e il pane fatto in casa.

Giudizio: eccellente.

Rassegna Stampa.

leggi